La forza del PalaCatania, unita alla consapevolezza di essere ormai certezza. La Meta Catania Bricocity tornava sul parquet di casa cercando di fare rispettare la Legge rossazzurra. Una Lazio assetata di punti ma sicuramente avversario da battere con concentrazione e convinzione.

Gara subito frizzante e con uno spartito scontato: possesso palla Meta Catania, iniziativa etnea, occasioni e Lazio ben chiusa con Espindola tra i pali protagonista. Musumeci, Espindola, Amoedo e Azzoni ben quattro tentativi con altrettanti interventi decisivi del portiere romano nei primi sei minuti di gioco. Tanto spreco e punizione immediata della Lazio, con carambola ingrata a favorire Rocha per lo 0-1. Meta Catania un po’ morbida e poco cinica lì davanti e porta chiusa dal portiere Espindola. Attacchi etnei ma poca freddezza e quando lo spazio sembra giusto ecco il palo a dire di no a Tres. Nel finale super parata di Perez e intervento d’istinto di Espindola su Amoedo.

Ripresa con lo stesso spartito: Espindola parava tutto e Lazio che ripartiva pericolosa. Musumeci prima e Espindola venivano chiusi sul più bello. Al minuto quattro finalmente Meta: era Pedro Espindola a trovare lo spazio perfetto per battere il fratello, palo e gol del pareggio. Veemente la spinta etnea con i rossazzurri bramosi alla ricerca del vantaggio. Nel momento migliore però il contropiede Lazio con Biscossi in rete. Qui entrava in scena il capitano Musumeci: minuti eccezionali, dove il numero 22 Rossazzurro prendeva per mano la squadra. Nel giro di trenta secondi due gol perfetti nel capitalizzare azioni pregevoli. Spingeva la Meta Catania, spingeva Musumeci con Espindola chiuso sul più bello. Dalcin però a sei dal termine non sbagliava, diagonale perfetto per il +2 Meta Catania. La Lazio rischiava il tutto per tutto col portiere di movimento: ma era Dalcin a chiudere i giochi, 5-2. Finiva con la decima gioia, vittoria, della Meta Catania e 33 punti in classifica col profumo playoff  scudetto da neo promossa ad un passo. Applausi.

ALTRI ARTICOLI